28 Aprile 2023
DELEGARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER OTTIMIZZARE LE TUE PAGINE PRODOTTO: CONVIENE DAVVERO?

Siamo già a conoscenza del fatto che Amazon rappresenti ad oggi la più grande internet company al mondo, utilizzata da molti utenti per fare acquisti e da altrettanti seller per vendere i propri prodotti. Data l’enorme mole di venditori la competizione è all’ordine del giorno e, per riuscire ad apparire tra i primi risultati di ricerca, è essenziale ottimizzare le proprie pagine prodotto per differenziarsi e soddisfare i bisogni di potenziali clienti.

Recentemente si è sentito molto parlare anche del ruolo che sta rivestendo l’intelligenza artificiale nell’ecosistema degli e-commerce (Amazon incluso), utilizzato non di meno per ottimizzare le pagine prodotto, renderle più chiare e accattivanti agli occhi degli utenti che giornalmente si ritrovano ad interfacciarsi con migliaia di prodotti tra cui scegliere. La domanda che ci poniamo e a cui vorremmo trovare una risposta è se effettivamente l’uso di bot/chatbot per creare contenuti sia la chiave di svolta per far crescere il proprio business all’interno di un’arena di battaglia come può essere Amazon.
Un buon listing è formato da vari elementi (titolo, descrizione, bullet point, contenuti A+…) che costituiscono le fondamenta per convincere l’algoritmo di Amazon che il vostro prodotto ha tutti i requisiti necessari per apparire tra i primi risultati di ricerca. Per ottimizzare il listing di un prodotto si fa uso di dati ricavati da report pubblicitari e da ricerche effettuate per analizzare il mercato e le relative nicchie in cui il prodotto è inserito. Essendo Amazon un sistema di Search engine basterà poi modificare il listing dei vostri prodotti inserendo le parole chiave che hanno convertito le ricerche in vendite oppure che risultano essere pertinenti per quel determinato prodotto.
Se però il vostro inventario è popolato da una vastità di prodotti, diventa difficile e dispendioso ottimizzare ogni singolo prodotto per aumentarne visibilità e conversioni. E’ proprio in questo caso che entra in scena l’intelligenza artificiale e i tools annessi che stanno oramai rivoluzionando il modus operandi adottato dagli Amazon sellers per aumentare le vendite all’interno della piattaforma. Questo avviene attraverso l’uso del machine learning (ML), un sottoinsieme dell’intelligenza artificiale che permette, attraverso la raccolta di dati, di fare predizioni. Con questo meccanismo il sistema AI analizza una vasta mole di dati in tempi brevissimi per determinare potenziali modelli di comportamento di futuri clienti e le caratteristiche fondamentali che deve possedere il prodotto per soddisfare i bisogni di tali clienti.

Perchè usare l’AI per ottimizzare il listing dei vostri prodotti?
A primo impatto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può risultare un turnover per i seller che vogliono ottimizzare le proprie pagine prodotto:
- la velocità di elaborazione di dati è incomparabile a quella di una mente umana (a parità di tempo);
- Attraverso un unico click e a una richiesta vi verrà fornito un testo completo da poter utilizzare nell’immediato
- Il tempo e il denaro impiegato per queste mansioni diminuisce
- L’efficienza aumenta grazie all’automatizzazione delle richieste rivolte ai bot
Ma a queste grandi potenzialità si affiancano anche grandi limiti da parte del sistema. Andremo ad elencarne alcuni di seguito
Gli ostacoli che si celano dietro l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
- Primo tra tutti c’è un problema legato all’omologazione delle pagine prodotto: l’utilizzo del sistema AI si è ormai esteso a macchia d’olio, andando a fornire contenuti a migliaia di utenti nel mondo. Mentre le persone che richiedono l’intervento dell’intelligenza artificiale stanno aumentando, i dati da cui vengono ricavate le informazioni sono pressochè sempre gli stessi, andando a fornire agli utenti finali testi simili, se non uguali. Questo porta in primis ad un riciclo di informazioni perpetuo, e in altra istanza a pagine prodotto uguali tra di loro nel marketplace, sia agli occhi di chi compra, sia dinanzi all’algoritmo: l’uso delle stesse parole chiave da parte dei venditori renderà più difficile la competizione per aggiudicarsi i primi posti tra i risultati di ricerca, con conseguente aumento dei costi per ogni parola chiave.
- Per sottolineare l’incipit di questo articolo, l’obiettivo alla base dell’ottimizzazione di una pagina prodotto è quello di differenziarsi rispetto alla concorrenza, ma ciò sarà impossibile se l’intelligenza artificiale continuerà ad essere utilizzata come delegato al 100% piuttosto che assitente della mente umana;
- Altro limite sta nell’automatizzazione delle richieste fatte al bot, vista come un’arma a doppio taglio: se da una parte questa azione è essenziale per diminuire drasticamente le ore di lavoro, d’altra parte non è auspicabile se vogliamo costruire un listing personalizzato per ogni prodotto, in quanto ognuno ha le sue specificità, ha una strategia pubblicitaria studiata ad hoc alle spalle e anche target di riferimento diversi;
- Questi sistemi agiscono solo dopo una richiesta. Prendendo ad esempio il tool CHATGPT, spopolato nell’ultimo periodo, il testo finale viene creato solo a seguito di una richiesta di questo tipo “Scrivi 5 bullet point per la vendita di *prodotto* aventi al loro interno le seguenti Keywords: *KW1,KW2…KWN*”.
Per arrivare ad avere un testo ben ottimizzato, dunque, ci sarà bisogno di una precedente ricerca di parole chiave e di un’attenta analisi del mercato di riferimento, ricorrendo ad altri strumenti. Oltre a ciò bisogna sempre tenere a mente che noi in primis possediamo le competenze e le conoscenze relative alla piattaforma e al percorso che vogliamo far intraprendere al nostro prodotto al suo interno; solo noi abbiamo a mente come vogliamo far apparire tale prodotto, c’è solo bisogno di trovare i punti di connessione giusti per far si che il prodotto venga notato all’interno di Amazon. Per questo, più che delegare un’intelligenza artificiale è consono affidarsi ad un esperto del settore che abbia le conoscenze e i mezzi necessari per mettere in atto ciò che abbiamo in mente o per indicarci le vie da intraprendere per il successo;
- Il testo che viene creato con i sistemi AI non tiene conto di tutte le politiche e le linee guida che deve avere un listing per essere pronto alla vendita, quindi sarà sempre necessario l’intervento di un professionista nel modificare le parti di testo problematiche.

Conclusioni
Con tale articolo non intendiamo demonizzare l’intelligenza artificiale: è un’ottima risorsa per semplificare e utilizzare in maniera intelligente il tempo destinato ad un’ottimizzazione AMAZON SEO APPROVED. La sua evoluzione capillare non si arresterà qui e continuerà fino a diventare uno strumento presente nelle nostre attività quotidiane. Per integrarlo al meglio nella gestione di un account amazon bisogna capire fin da subito come usarlo: non va visto come un sistema in grado di rimpiazzare una professione, bensì come un assistente utile alla mente umana per rendere un listing chiaro, semplice e d’impatto, una lucidatura aggiuntiva per far risplendere il vostro prodotto agli occhi dei clienti e di Amazon.